Trofeo Bruno Macchi - Storia

Un Grande Personaggio Per Un Grande Trofeo

Bruno Macchi (1919-2010) è un personaggio che fa parte della storia del nostro territorio, la Valdelsa: ha associato la sportività al suo sapere, alla sua cultura, che lo ha portato ad esser “personaggio” in tutti i campi in cui si è cimentato.

Per capire la eclettica personalità di Bruno basta ricordare le parole con cui inizia la sua autobiografia scritta in età avanzata “I miei genitori mi chiamarono Bruno, senza prevedere che da piccolo sarei stato biondo e da grande sarei stato calvo”.

La passione per i motori l’accompagnò sin da piccolo ma esplose quando, nel 1947, non più giovanissimo, acquistò una Lambretta (che gli venne consegnata ben due anni dopo, cosa regolare in quegli anni di primissimo dopoguerra) con cui iniziò a viaggiare molto ma soprattutto a fare le prime gare.

Oltre che con la Lambretta corse anche con una Vespa “Ho avuto l’onore di correre con la Vespa a Bologna, avendo per avversari niente meno che Masetti e Pagani” ma soprattutto con la MV Agusta 125 Grand Prix. Con questa nel 1950 si iscrisse al Campionato Italiano di II° categoria e nel 1951 partecipò alla Milano-Taranto. Partecipò anche a numerose gare automobilistiche fra cui la Firenze –Siena.

Nel 1953 un grave problema di salute sentenziò la fine della sua carriera di pilota, ma non alla sua passione per moto ed auto, che iniziò a collezionare fin da tempi in cui il collezionismo di auto d’epoca era passione sconosciuta.

Negli ultimi anni della sua vita era solito guidare una Jaguar MKVIII del 1957, e non più auto sportive, perché diceva “era un’auto più in linea con la sua figura attuale”.

A questo personaggio storico viene dedicato il Trofeo Bruno Macchi.